Apologia dell’astrologia

astrologyproject

Aha: fregati! Sì, perché “apologia dell’astrologia” era chiaramente un clickbait. Potrei mai riabilitarla seriamente?
Beh… in qualche modo, potrei. In qualche modo. Ma andiamo con ordine.

Proprio pochi minuti fa [diverse ore fa, al momento in cui ho ultimato questo post] mi è passata sotto il naso su Facebook, per l’ennesima volta, l’emmesima immagine di questo tipo:14691009_1397710036923118_6516697839594562624_nChe è palesemente una stronzata. Cioè, anche il più idiota degli idioti che credono agli oroscopi e alle scie chimiche e hanno paura che la bambina di The Ring li ammazzi nel sonno se non inoltrano le catene di sant’Antonio, di fronte a una cosa del genere, capisce che si tratta solo di un gioco: un pretesto per sapere quali libri hanno sottomano i propri amici nelle altre città, una scusa per riflettere su cosa potrà mai significare quella frase presa totalmente fuori contesto e ri-contestualizzata a cazzo di cane, ma niente di più.

Eppure agli oroscopi c’è gente che, invece, ci crede seriamente.
Ora. Premesso che il valore predittivo degli oroscopi, dei segni zodiacali e di tutta sta robaccia qui è esattamente lo stesso dell’immagine mostrata poc’anzi (esattamente zero); e assumendo che i miei quattro lettori non abbiano bisogno di essere persuasi di ciò; passiamo al punto: l’utilità di oroscopi, segni zodiacali, improbabili-previsioni-di-futura-vita-sessuale-in-base-ad-arbitrari-libri-adiacenti e tutta sta robaccia qua, è totalmente, completamente, irrimediabilmente nulla? O qualche briciolina di utilità ce la potrebbero anche avere?

Considerando che dal letame nascono i fior, magari si può cavare qualcosa di buono pure da cagate come i segni zodiacali¹.
Ebbene: si può! Ma per spiegarlo prenderò in prestito le parole dell’astrologa Gail Andrews, immaginario personaggio di Praticamente innocuo (quinto libro della trilogia della Guida Galattica per gli autostoppisti, di Douglas Adams) mentre cerca di spiegare a una tanto infervorata quanto malinconica astrofisica (che le ha appena dimostrato come l’astrologia non sia scienza) che il suo scopo non è neanche lontanamente quello di imitare la scienza²:

Lo so che l’astrologia non è una scienza. Certo che non lo è. È solo un insieme arbitrario di regole, come gli scacchi, il tennis e quello strano gioco che fate voi inglesi, come si chiama… la democrazia parlamentare. Semplicemente, le regole in qualche modo sono finite là. L’unico senso che hanno è quello da esse stesse determinate.
Ma quando si cominciano ad applicare queste regole, si verificano i più disparati processi e si scoprono le più disparate cose sulla gente. In astrologia le regole riguardano solo casualmente stelle e pianeti: per quel che importa, potrebbero riguardare benissimo anatre e anatroccoli. È una tecnica che serve, semplicemente, a riflettere su un problema in maniera tale da farne affiorare i termini e le sfaccettature. Più numerose, piccole e arbitrarie sono le regole, meglio funzionano.
È come gettare un pugno di fine grafite su un pezzo di carta per scoprire dove si trovano i piccoli solchi nascosti. Questo permette di vedere le parole che furono scritte sul foglietto e ora sono state eliminate e cancellate. La grafite non è importante: è solo il mezzo per ritrovare i solchi. Sicché, capisci, l’astrologia non ha nulla a che vedere con l’astronomia. È solo una tecnica che consente alle persone di riflettere su altre persone.

Che in pratica è quello che ho detto io all’inizio, ma detto meglio.

Ossia: se chiedere il segno zodiacale di una persona che non si conosce è un pretesto per conoscerla, tentando descrizioni caratteriali completamente campate in aria il cui unico scopo è precisamente quello di essere confermate o smentite dalla persona direttamente interessata, ok³; ma se ci si aspetta che forniscano descrizioni accurate e che che abbiano un qualche valore predittivo… allora è fuffa. E se ci sono soldi di mezzo, è truffa.

Quindi: l’astrologia e i segni zodiacali possono pure essere ok, ma solo nei bar e alle feste e con la consapevolezza che si tratta di niente di più di un gioco⁴.
Ma in TV o sui giornali non ha alcun senso: mancando completamente di interattività, viene totalmente privata di quell’unica condizione che potrebbe darle un senso, e la si ammanta di un’autorevolezza che non possiede.

P.S.: se vi interessava saperlo, la terza riga della 69esima pagina del libro più a mia portata di mano recita:

Lepton number (L) violating modes

[PDG Particle Physics Booklet, July 2014]

Io, in ottemperanza allo spirito del gioco, ci ho anche provato a dargli un senso così ri-contestualizzata, ma poi a un certo punto ho rinunciato. Se qualcuno ha qualche (tanto bizzarra quanto infondata) idea su cosa potrebbe significare, me lo faccia sapere… Magari dopo la terza birra potrebbe anche sembrare che abbia un senso.


¹ Che possibilmente vada oltre la vendita di anelli con diamanti colorati in base al segno zodiacale, altrimenti per il paradosso De André si rivolta nella tomba tanto forte che al gatto con la tartina imburrata gli fa un baffo.

² Questo modo di vedere l’astrologia, in realtà, collide completamente con la sua genesi storica: è nata proprio per predire il futuro (fallendo miseramente)! Ma a volte alle cose si può trovare un’utilità ben diversa da quella per le quali sono nate. Come al letame.

³ E il gioco può comunque funzionare soltanto se l’altra persona è disposta a giocare, ed ha senso solo se tutte le persone coinvolte sanno che si tratta solo di un gioco.

⁴ Per quel che vale, fare il gioco dell’oca alcolico avrebbe probabilmente la stessa utilità sociale, se non maggiore: arcinote sono le proprietà di lubrificante sociale dell’alcol. Chissà che non si possa fare astrologia alcolica…